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ROBERTO LISSANDRIN

venerdì 24 ottobre 2008

linux Mint Elyssa - Test di installazione parte 1

Oggi installiamo questa fantastica distribuzione di Linux:
Linux Mint nome in codice Elyssa

La iso la si puo' scaricare dal sito :
http://www.linuxmint.com/download.html

poi naturalmente va' masterizzata, inserito il cd nel lettore e avviato il boot dal cdrom

La distro e' in versione live cd quindi puo' essere provata prima di essere installata.

Dopo aver selezionato dal menu l'opzione "start linux mint" e dopo che sara' uscito il desktop grafico, sullo stesso troveremo una icona "install", da qui si avvia il processo di installazione vero e proprio.

Abbiamo bisogno di due partizioni sul nostro disco fisso: una per linux e una per il solito swap che pero' attenzione, puo' anche la stessa partizione di swap utilizzata per un'altro linux gia' precedentemente installato sul nostro pc.

Esempio: 4 partizioni

partizione 1 - con windows
partizione 2 - con altro linux
partizione 3 - libera
partizione 4 - swap linux

In questo caso si utilizzera' la partizione 3 e la 4

Per comodita' mi sono inserito in porta usb una chiavetta dove memorizzaro' alcuni screenshot delle videate ....

Partiamooooo ....

Prima richiesta : selezionare la lingua, ovviamente italiano
impostiamo nella successiva il fuso orario "rome"
impostiamo la tastiera - italy ovviamente

Partizionamento:
si avvia il programma per il partizionamento, selezioniamo manuale per poi
- scegliere la partizone per linux mint e per lo swap
- nel mio caso segliero' la partizione /dev/sda5 per linux e /dev/sda7 per lo swap che esiste gia'
- doppio click sulla partizione per linux e poi imposto ext3 come tipo di file system, ok per formattarla e / come mout point - punto di mount
- doppio click sulla partizone per swap e poi basta selezionare usato come: area di swap
avanti tutta

siamo arrivati al punto 5 su 7 totali e qui si deve impostare:
il proprio nome e cognome, sceglere un nome account da attivare e relativa password e assegnare un nome al pc .....

Nel passo 6 di 7 se esistono altri sistemi operativi, mint vi chiede se volete importate documenti e impostazioni da questi oppure no, io scelgo nooooooo per carita' :)

Passo 7 - esce un riepilogo di conferma di tutte le impostazioni fino ad ora fatte, controllare soprattutto per le partizioni e poi avanti tutta con installa

Parte la formattazione e installazione .......

come andra' a finire ????

anticipazione .... e' andato tutto a buon fine mi ha installato il grub menu di avvio con le scelte per gli atri O.S. e poi al primo avvio mi ha chiesto una password per l'utente root ....

Al prossimo post

Link utili: http://www.linuxmint-italia.org/

Roberto Lissandrin

mercoledì 22 ottobre 2008

Chiostro informativo con Linux

Ecco un modesto esempio per creare un chiostro informativo con linux.....

1) Dunque per prima cosa occorre scaricarsi ad esempio la ISO di debian minimal cd
http://www.debian.org/distrib/

io dal sito ho utilizzato la prima opzione:

Altrimenti potete scaricare la versione piu' completa che vi consente l'installazione senza essere necessariamente connessi alla rete : http://cdimage.debian.org/debian-cd/4.0_r4a/i386/iso-cd/

Poi ecco come ho proceduto:

2) con il pc connesso alla rete internet ho eseguito un boot da cdrom
e' ho effettuato l'installazione selezionando il meno possibile come servizi e software e senza installare nessuna interfaccia grafica, quindi con solo il classico prompt di linux testuale.

Durante la installazione ho definito l'utente totem con pasword totem

Al primo avvio, da utente root ho eseguito l'update - aggiornamento (in rete ovviamente) e prelevato alcuni software necessari mediante i comandi:
apt-get update (aggiornamento)
apt-get install firefox (browser)
apt-get install xorg (interfaccia grafica di base xwindows)
apt-get install rcconf (comando per configurazione servizi)

3) Sempre da root ho configurato il file /etc/X11/.xinitrc aggiungendo l'avvio di firefox
esempio: firefox http://www.appuntidilinux.it/
in questo modo all'avvio della interfaccia grafica xwindows viene lanciato in esecuzione firefox che si collega al sito specificato come pagina di default


4) Ho modificato .bash_profile dell'utente totem aggiungendo il comando startx, mettendolo dentro un ciclo while infinito in questo modo anche in caso di crash del sistema grafico, lo stesso verra' riavviato in automatico.
Dopo un rapido test, ho lasciato commentato il comando per poter continuare a sistemare la configurazione del sistema.

A questo proposito ho eliminato servizi non necessari:
da utente root ho eseguito

rcconf ( installato precedentemente )

con rcconf si puo' scegliere graficamente quali servizi avviare al boot e toglire quelli che non ti servono

Esempio di servizi da rimuovere o conservare all'avvio trovato in rete:

alsa tienilo
anacron toglilo
atd puoi tenerlo
cron pure
cupsys se hai stampanti tienilo
dbus-1 toglilo
dirmngr toglilo
exim4 toglilo
fam toglilo
tetchmail toglilo
gdm dipende, che login grafico hai? se hai il login grafico di kde toglilo e lascia kdm ,se il contrario lascialo e togli kdm
inetd toglilo
klogd lascialo
lpd lascialo
makedev tienilo
nfs-common toglilo
ppp lascialo
ssh se non vuoi accedere a questo pc tramite ssh toglilo senno lascialo, ti consiglio di toglierlo
sysklog lascialo

cmq per avviare/stoppare un servizio dopo che hai avviato il sistema dai
/etc/init.d/servizio start|stop|restart

oltre a rcconf si puo' attivarli o disattivarli uno ad uno manualmente mediante:
update-rc.d -f nome_servizio remove (per rimuoverlod all'avvio)
update-rc.d -f nome_servizio defaults (per rimmetterlo a caricare in automatico)

5) A questo punto ho configurato il sistema per eseguire il Login automatico con l'utente Totem, quindi facendo in modo che all'avvio del pc parta subito connettendosi automaticamente come utente totem senza prompt.

Ecco i comandi trovati in rete per far questo:
edit /etc/rc.d/rc.local --> (nel mio caso ho editato il file
/etc/rc.local perchè la dir /etc/rc.d in debian non esiste)

and add the following lines:

echo "auto login for totem"
cd /home/totem
su - totem

Arrivati a questo punto il pc parte entra subito come utente Totem in automatico, avvia l'interfaccia xwindows che a sua volta fa' partire subito firefox, chiudendo firefox riparte xwindows e riavvia firefox all'infinito.

6) In caso di errori del tipo mancanza di autorizzazione da parte dell'utente Totem nell'eseguire startx occorre autorizzare xwindows per l'utilizzo da parte di utenti non root

Edit file /etc/X11/Xwrapper.config:
Change this line:
allowed_users=console
to
allowed_users=anybody

7) Il giochetto e' quasi fatto ma occorre personalizzare o chiudere firefox e al limite sopprimere l'uso di determinati tasti per impedire che l'utente faccia danni.
Nel mio caso ho utilizzato un plugin per firefox : https://addons.mozilla.org/en-US/firefox/addon/1659 .
Consiglio pero' prima di installarlo, di salvarsi tutto firefox e al limite ripristinarlo avviandolo in safe mode: /percorso/di/firefox/firefox -safe-mode

8) Blocco tasti per evitare manomissioni - come suggeritomi da un collega:

Se ti interessa noi nel chiosco che abbiamo approntato abbiamo messo nella home dell'utente
un file .Xmodmap che serve ad istruire X su che tasti disabilitare/rimappare etc.

Ecco il testo del file:

keycode 22 = BackSpace
pointer = 1 2 3 4 5
keycode 0x43 = Control_L
clear Control
clear Mod1
clear Mod2
clear Mod3
clear Mod4
clear Mod5

questo e' quello che facciamo noi, in sostanza blocchiamo il control, tutte le combinazioni con alt,
un paio di combinazioni che con firefox possono magari farti tornare indietro nella history.
E viene anche bloccato il tastierino numerico.

Conclusioni
Ora resta da vedere se e come e' possibile utilizzare eventuale stampante da ambiente xwindows senza file manager e disattivare la possibilita' di agire sul menu di avvio (GRUB) per esempio mediante password o eliminandolo proprio...

OGNI SUGGERIMENTO E' FORTEMENTE GRADITO....


NOTE:
Per manutenzione durante le prove, all'avvio da grub selezionare avvio in single mode entrare come root etc.... o meglio ancora non mettere grub e avviare direttamente il pc e per manutenzione usare un cd live.

Per protezione ed evitare manomissione della configurazione ho fatto un tar della home dell'utente totem e ho messo in cron un riavvio del sistema una volta al giorno esempio di notte.
Ho inserito in una cartella di quelle che viene eseguita al boot esempio rc.boot, uno script per il ripristino del tar che sovrascrive l'utente totem ripristinando la configurazione protetta ad ogni riavvio del sistema.


Roberto Lissandrin

martedì 21 ottobre 2008

Le partizioni i device e linux

Le partizioni del disco e i dispositivi come cdrom floppy e altro, in linux vengono visti e definiti come device, infatti nel file system troviamo una cartella /dev dove dentro c'e' la definizione di ogni device riconosciuto.

Al boot del sistema linux legge un file di configurazione in /etc denominato fstab che definisce quali dispositivi attivare all'avvio e come gestirli.

Per un approfondimento sulla sintassi di fstab vi consiglio: fstab wikipedia

In alcune versioni di linux nel file fstab per esempio al posto di /dev/sda1 che di norma identifica la prima partizione del primo disco, possiamo trovare uno strano codice tipo esadecimale che comunque identifica il dispositivo "Universally Unique Identifier (UUID)"

Come si f'a a capire a quale device si riferisce???
Dunque il comando vol_id -u /dev/sda1? ci restituisce l'UUID del device che per esempio potrebbe essere : 606f3e23-89e8-4f70-9dc1-31a012692b2e
a questo punto nel nostro fstab potremmo trovare una sintassi tipo questa :

# /dev/sda1
UUID=c17af072-ec02-466d-974c-78f562de6b94 / ext3 relatime,errors=remount-ro 0 1

che in realta' corrisponde al Device /dev/sda1 quindi alla prima partizione del disco

Due utili link di approfondimento:
  1. Fstab, uuid ed Udev

    3 giu 2008 ... Non devo dare il mount da shell per montare il mio dispositivo nella cartella specificata nel fstab;; Ad ogni mount automatico la cartella ...
    amperini.wordpress.com/2008/06/03/fstab-uuid-ed-udev/ - 36k -
  2. Il mount automatico all'avvio di Linux - a cura di Freeonline.it ...

    E' possibile effettuare il mount automatico all'avvio di Linux? Certo che si può ! Dobbiamo modificare il file "/etc/fstab". ...
    www.freeonline.org/articolo_linux_dtml/a-29/ - 29k -


Roberto Lissandrin

mercoledì 15 ottobre 2008

Installazione Linux Mepis 8 beta anteprima

Oggi ho provato ad installare la versione 7.9.80 del Mepis Linux che ormai dovrebbe essere molto simile alla release finale 8.0 tant'e' vero che una volta installata in molte schermate viene gia' ripostata la versione 8.0

L'installazione e' andata avanti abbastanza regolarmente in modo molto simile a quella descritta nei post precedenti di esempio di installazione.....

Al primo login con il cd live non sono apparse tutte le icone del desktop ma poi facendo un logout quindi disconnetti e riconnetti sono riapparse tutte.
( questa cosa la fa' quasi sempre nel cd live 7.9.80)

Ho proseguito con la installazione su disco fisso utilizzando una partizione dove avevo un vecchio mepis e poi ho proseguito con i principali settaggi eseguiti da Control Pannel.
Ho fatto un bel update generale da Synaptic e poi mi sono preso un file che conteneva i pacchetti e i programmi installati su un'altro pc sempre con mepis e dopo averlo copiato sul nuovo pc ho eseguito i comandi per l'aggiornamento completo e quindi riallineamento software dei due pc.

Come ho fatto ????

Dal pc principale :
  • dpkg --get-selections > /home/utente/Desktop/pacchetti-mepis8.txt
Per salvare sul dektop un file di testo che contiene l'elenco dei programmi e moduli installati

Dal pc nuovo:
  • dpkg --set-selections < /home/utente/Desktop/pacchetti-mepis8.txt

Per caricare in memoria l'elenco dei programmi di installare leggendoli dal file

n.b. al posto di utente mettere il nome dell'utente in uso e da voi creato

  • apt-get dselect-upgrade
Per procedere con l'installazione e l'aggiornamento

dopo di che' un bel sano e robusto reboot

Poi al successivo login ho proceduto con la configurazione da centro di controllo
della lingua italiana e ti quando necessario per un corretto utilizzo ( vedi post esempio di installazione di mepis 7)

Ora Resta da settare correttamente la scheda video e magari la funzionalita' 3d e gli effetti di Compiz .......

Intanto mi sono scaricato i driver per linux della mia scheda ati radeon x1600

http://ati.amd.com/support/drivers/linux/linux-radeon.html

TEST

Roberto Lissandrin

Envy - driver video Ati e Nvidia per Linux






Envy e' una comoda utility per installare e configurare il vostro Linux con gli ultimi driver per le schede video Nvidia e Ati, potendo cosi' sfruttare al massimo le potenzialita' dell'hardware.

Sito di riferimento del prodotto:

http://albertomilone.com/index.html

Per l'installazione della utility in debian occorre prima installare mediante synaptic o apt-get i seguenti moduli :
bash, build-essential, dash, debconf, debhelper, dh-make, dpatch, dpkg-dev, fakeroot, gcc, gksu, libstdc++5, lsb-release, module-assistant, pkg-config, python (>= 2.4), python-glade2, python-gtk2, python-vte, xserver-xorg-dev

fatto questo si puo' installare l'utility che pero' con debian non e' che funzioni na meraviglia...
consiglio di consultare la faq per debian relativa .... point A of the Frequently Asked Questions (FAQ)

Roberto Lissandrin

lunedì 13 ottobre 2008

Buon compleanno Linux


Il sistema operativo open source Linux ha compiuto diciassette anni, nel 1991 il programmatore finlandese Linux Torvalds pubblicava un messaggio sulla rete Usenet, proponendo la collaborazione dei volontari su un progetto di sistema operativo.

Roberto Lissandrin

martedì 7 ottobre 2008

Chrome google per linux da CodeWeavers

CodeWeavers fa girare Google Chrome su Linux e Mac

Google Chrome Ubuntu


Da quando Google ha rilasciato Chrome solo per Windows, si sono sprecati gli hack per consentirne l’utilizzo anche sul pinguino. Il metodo più efficace per avere Chrome su Linux è consistito, fino ad ora, nell’eseguire il browser con l’ultima versione di Wine.

Ma perché “complicarsi la vita” con Wine quando si può avere direttamente un file eseguibile pronto all’installazione? A fornire binari pronti all’uso è stata CodeWeavers, società famosa per aver realizzato CrossOver Office, uno tra i migliori programmi commerciali che usano Wine per far girare molti dei software più famosi per Windows.

In realtà la pacchettizzazione non riguarda propriamente Google Chrome ma Chromium, il progetto di browser open source su cui si basa Chrome.

CrossOver Chromium, questo il nome scelto da CodeWeavers, è un port, ancora sperimentale, di Chromium non solo per Linux ma anche per Mac OS X. Il fatto che si tratti di un esperimento è chiarito dagli sviluppatori stessi:

Maggiori informazioni - Fonte: http://www.oneopensource.it/17/09/2008/codeweavers-fa-girare-google-chrome-su-linux-e-mac/

P.S. Io l'ho scaricato installato e provato ed devo dire che per ora non ci trovo nulla di particolare e mi sembra lentino, forse perche' gira in emulazione windows con wine, infatti nel menu crea una icona di avvio che richiama :

opt/cxchromium/bin/wine c:/chromium/chrome.exe --no-sandbox --in-process-plugins

Forse e' meglio attendere il rilascio del prodotto per linux da google

Roberto Lissandrin

Personalizzare Gnome con Gnome Art


Gnome art e' un'interfaccia grafica che consente di installare da: http://art.gnome.org/

Sfondi, temi, icone e tanto altro in automatico .....
Un po' lento nel caricarsi in cache il tutto ma molto comodo ....

Lo potete installare da Synaptic o con il solito apt-get install gnome-art

Roberto Lissandrin

lunedì 6 ottobre 2008

Una comoda suite di utility in un boot cd


Hiren boot CD è un CD di avvio contenente vari programmi di diagnostica, come programmi per partizionamento, test delle prestazioni del sistema, la clonazione del disco e strumenti di imaging, strumenti di recupero di dati, strumenti di MBR, il BIOS strumenti, e molti altri per la risolvere diversi problemi del computer.
Si tratta di un CD di boot, quindi, può essere utile anche se il sistema operativo principale non può essere avviato. Hiren boot CD ha un ampio elenco di software.

Lo trovate qui -->
http://www.hirensbootcd.net/




Roberto Lissandrin

mercoledì 1 ottobre 2008

Nautilus come super user e forzare svuotamento cestino

1) nautilus e' il file manager predefinito di gnome che gira con i diritti dell'utente in uso, ma per aprirlo come superuser quindi root e fare disastri create una nuovo programma nel desktop con comando "gksudo nautilus"

2) Vi sara' mai capitato che il cestino in gnome non si svuota ???
bene da konsole o prompt di linux o da tasto alt-F2 esegui comando digitare:

sudo rm -fr $HOME/.Trash/
mettendo la password di root ovviamente

Io nonostante tutto non riuscivo ma avendo anche kde installato ho aperto la cartella che rimaneva nel cestino con questo programma e alla fine sono riuscito a cancellarla.
Doppio click sul cestino poi selezionato la cartella incriminata e con tasto destro ho selezionato apri con konqueror, poi da li eliminato la cartella.

Roberto Lissandrin

upstart nuovo sistema di boot linux


Attenzione!!! In alcune distribuzioni tipo Ubuntu o derivate sembra ( da approfondire ) che il processo di boot Init sia stato sostituito da UPSTART un concetto un po' diverso....

per ora ho trovato questo link : http://www.dynamicduo.it/ilfornaio/2007/03/21/ed-oggi-parliamo-di-upstart

Da cui ho estratto:
Upstart - nuovo sistema di avvio chiamato Upstart (Wikipedia, Upstart.Ubuntu) che è utilizzato in Ubuntu. Upstart è un’evoluzione di init. Upstart ed init hanno lo stesso scopo, ossia quello di rendere operativa una macchina Unix-based, tramite l’avvio dei processi necessari all’avvio della macchina, e sono in parte retrocompatibili, ossia gli script di Init vanno quasi sempre bene anche per Upstart. Una delle cose che cambia tra i due sistemi riguarda l’esistenza del file /etc/inittab.

Infatti sui sitemi che utilizzano Init, il boot del sistema è dettato da un file chiamato /etc/inittab, letto ad ogni avvio del sistema, che definisce il runlevel di default, tutti i runlevel possibili con il comando che lanciano al momento dell’invocazione del runlevel desiderato, ed anche altre cosette. Il file inittab ha una sua sintassi, che non è di immediata comprensione.

Con Upstart invece hanno rivoluzionato leggermente la storia. Non esiste più un file letto all’avvio del sistema e in effetti inittab non esiste più. Al posto di inittab troviamo una cartella chiamata event.d che risiede in /etc. Al suo interno potete trovare un file per ogni runlevel che contiene le informazioni riguardo ai servizi che devono partire o che devono fermarsi ad una determinata chiamata del runlevel, il tutto però condito da una sintassi umanamente leggibile.

Google

Roberto Lissandrin

Tutto ma propio tutto su Simply Mepis...


Un ottimo sito completo e funzionale per sapere e risolvere tutto su Mepis e le sue distribuzioni.

http://www.mepisitalia.org/