10 metodi per realizzare una distro Linux personalizzata
Se siete esperti del Pinguino e volete preparare una distribuzione con personali settaggi kernel, applicazioni ed elementi desktop, ma non sapete come fare, ecco la soluzione. Mayank Sharma del sito TechRadar UK consiglia 10 tool per creare la propria distribuzione Linux.
Il primo tool suggerito è Remastersys, pensato per le distro Ubuntu e Debian. Esso crea un'immagine ISO della distribuzione con la quale si sta lavorando, facendo sì che l'utente possa creare un backup completo del proprio sistema operativo e una copia distribuibile che non abbia dati personali.
Sempre per Ubuntu (ma anche Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu) c'è Ubuntu Customization Kit (UCK), che permette di creare Live CD Ubuntu con i programmi preferiti e configurazioni avanzate, grazie a una serie di script di cui è dotato. Sempre per Ubuntu e Debian è anche il terzo tool, Reconstructor; esso ha come requisito l'uso di un browser recente per la customizzazione della propria distro, con una nota dolente: non è free al 100%.
Se preferiamo Fedora come struttura Linux di base, ecco allora il software che fa per noi: Revisor. Con una semplice interfaccia grafica, esso permette di creare Live CD o pen drive USB bootable con la propria versione di Fedora dove abbiamo inserito gli RPM che riteniamo utili. Ben altra cosa se vogliamo personalizzare SUSE: in questo caso c'è lo strabiliante SUSE Studio. Con tale software possiamo creare ISO, LiveCD, immagini disco non solo per USB, ma anche per VMWare e Xen; il tutto funziona semplicemente dal browser.
Ancora per Fedora troviamo Pungi, un vecchio insieme di script Python con l'obiettivo di collezionare librerie da installare con Anaconda. Una menzione viene fatta anche per Builder, una serie di script bash in grado di realizzare distribuzioni, quali gNewSense in soli nove step.
Indipendente da qualsiasi distribuzione è invece Linux Live, una collezione di shell script, che in sole 6 semplicissime mosse ci permette di raggiungere l'obiettivo. L'esempio più famoso realizzato con questo strumento è Slax, distribuzione Linux Live basata su Slackware. Proprio per Slax esiste anche un MySlax Creator Wizard, che permette di personalizzare questa distro e di farla girare con Windows.
Dulcis in fundo non poteva che mancare il metodo per eccellenza per "puristi", che non hanno necessità di tool o script: Linux from Scratch: non un software, ma un libro, anzi due, che partono proprio dalle basi di Linux per capire come sia fatto questo OS internamente e per costruire la nostra agognata distribuzione senza alcun software a supporto. Tuttavia, se ciò vi spaventa un po', potete sempre usare Automated Linux From Scratch: un progetto nato con l'intento di automatizzare i concetti del libro.
fonte: http://programmazione.it/index.php?entity=eitem&idItem=43788
Roberto Lissandrin
Il primo tool suggerito è Remastersys, pensato per le distro Ubuntu e Debian. Esso crea un'immagine ISO della distribuzione con la quale si sta lavorando, facendo sì che l'utente possa creare un backup completo del proprio sistema operativo e una copia distribuibile che non abbia dati personali.
Sempre per Ubuntu (ma anche Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu) c'è Ubuntu Customization Kit (UCK), che permette di creare Live CD Ubuntu con i programmi preferiti e configurazioni avanzate, grazie a una serie di script di cui è dotato. Sempre per Ubuntu e Debian è anche il terzo tool, Reconstructor; esso ha come requisito l'uso di un browser recente per la customizzazione della propria distro, con una nota dolente: non è free al 100%.
Se preferiamo Fedora come struttura Linux di base, ecco allora il software che fa per noi: Revisor. Con una semplice interfaccia grafica, esso permette di creare Live CD o pen drive USB bootable con la propria versione di Fedora dove abbiamo inserito gli RPM che riteniamo utili. Ben altra cosa se vogliamo personalizzare SUSE: in questo caso c'è lo strabiliante SUSE Studio. Con tale software possiamo creare ISO, LiveCD, immagini disco non solo per USB, ma anche per VMWare e Xen; il tutto funziona semplicemente dal browser.
Ancora per Fedora troviamo Pungi, un vecchio insieme di script Python con l'obiettivo di collezionare librerie da installare con Anaconda. Una menzione viene fatta anche per Builder, una serie di script bash in grado di realizzare distribuzioni, quali gNewSense in soli nove step.
Indipendente da qualsiasi distribuzione è invece Linux Live, una collezione di shell script, che in sole 6 semplicissime mosse ci permette di raggiungere l'obiettivo. L'esempio più famoso realizzato con questo strumento è Slax, distribuzione Linux Live basata su Slackware. Proprio per Slax esiste anche un MySlax Creator Wizard, che permette di personalizzare questa distro e di farla girare con Windows.
Dulcis in fundo non poteva che mancare il metodo per eccellenza per "puristi", che non hanno necessità di tool o script: Linux from Scratch: non un software, ma un libro, anzi due, che partono proprio dalle basi di Linux per capire come sia fatto questo OS internamente e per costruire la nostra agognata distribuzione senza alcun software a supporto. Tuttavia, se ciò vi spaventa un po', potete sempre usare Automated Linux From Scratch: un progetto nato con l'intento di automatizzare i concetti del libro.
fonte: http://programmazione.it/index.php?entity=eitem&idItem=43788
Roberto Lissandrin